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Schrödinger, Erwin.

Fisico austriaco. Dopo aver frequentato il Gymnasium di Vienna, conseguì il dottorato nel 1910 e divenne assistente di F. Exner, direttore del laboratorio di fisica sperimentale. Nel 1921 fu chiamato all'università di Zurigo ad occupare la cattedra in precedenza tenuta da A. Einstein. Dopo avere svolto attività in diversi campi della fisica teoretica, la sua attenzione fu richiamata, nel 1925, dalla tesi di dottorato di L.-V. de Broglie, in cui venivano introdotte le onde di materia, e dai contemporanei lavori di A. Einstein sulla statistica dei gas, che rivelavano le caratteristiche duali (corpuscolari e ondulatorie) delle molecole gassose. La teoria ondulatoria delle particelle di de Broglie-Einstein, secondo la quale le particelle possono essere descritte come una cresta d'onda, suggerirono a S. la possibilità di fondare una nuova teoria dell'atomo, caratterizzata dalla corrispondenza tra livelli energetici discreti e autofrequenze di un sistema oscillante; nel 1926, con la pubblicazione di quattro articoli, S. diede origine alla meccanica ondulatoria. Nel primo articolo egli formulò la celebre equazione d'onda, riferita, per ora, al solo atomo di idrogeno; tale equazione ammetteva soluzioni solo per valori discreti dell'energia, corrispondenti agli stati stazionari, giustificando, così, ciò che era stato assunto come postulato nel modello dell'atomo di Bohr. Nel secondo articolo, sviluppando l'analogia formale tra ottica geometrica e meccanica già rilevata da W.R. Hamilton, S. giunse alla formulazione dell'equazione differenziale oggi nota come equazione di S., che descrive l'evoluzione della funzione d'onda che, a sua volta, definisce univocamente lo stato del sistema; nei due articoli successivi approfondì i suoi risultati, sviluppando una nuova teoria delle perturbazioni e cercando di dare una risposta al problema del significato fisico della funzione d'onda, risolto nel 1927 da Born, che ne diede l'attuale interpretazione probabilistica. Nel 1927, S. fu chiamato come successore di Planck alla cattedra di Fisica teorica dell'università di Berlino, e venne eletto membro dell'Accademia prussiana delle scienze di Berlino (1929). Per le sue convinzioni antinaziste, nel 1933 preferì abbandonare la Germania recandosi a Oxford; qui gli fu comunicata l'assegnazione del premio Nobel per la fisica (insieme con P.A.M. Dirac). Rientrò in Austria, a Graz, dove insegnò dal 1936 al 1938, ma al momento dell'annessione dell'Austria alla Germania tornò nuovamente in Inghilterra, e nel 1940 fu chiamato a Dublino presso l'Institute for Advanced Studies. Tornò a Vienna solo nel 1956, come professore emerito di quella università. Le pubblicazioni scientifiche ed epistemologiche di S., quali Che cos'è la vita (1944), Termodinamica statistica (1948), Scienza e umanesimo (1952), La natura e i Greci (1954), hanno avuto larga risonanza nel mondo scientifico e anche presso un più vasto pubblico (Vienna 1887-1961).